VIDEO e FOTO / Cercato per tre giorni, era morto in un incidente con la sua jeep

Giuseppa Marini è rimasto vittima lungo una ‘scorciatoia’ per raggiunere Altavilla: il mezzo è finito in retromarcia su un aspro pendio, finendo nella boscaglia dopo essersi ribaltato più volte

MONTORIO – Lo hanno cercato per tre giorni e su quel tratto di strada i soccorritori erano anche passati, ma era impossibile vederlo, giù nel fosso ricoperto di boscaglia. Giuseppe Marini stava raggiungendo Altavilla su per una ‘scorciatoia’, che passa attraverso San Giovanni e sale per la contrada Fonte della Corte, fino a raggiungere la provinciale 42 nella zona di Villa Vallucci. Ma non ci è mai arrivato, lunedì pomeriggio.

E’ morto probabilmente sul colpo in un incidente dalla dinamica ancora da ricostruire. L’ipotesi più probabile è che la Jeep Toyota condotta dal pensionato 77enne di Villa Ripa, stesse percorrendo, in salita, un tratto in forte pendenza: all’improvviso il conducente deve aver perso il controllo del mezzo che è partito all’indietro, sfondando con il posteriore il guard rail proprio nel punto in cui finisce e affrontando la discesa sul pendio di campagna senza freni. Non ci sono infatti tracce di frenata sull’asfalto e poi sul pezzo in terra di inizio pendio. Da quel punto la jeep ha cominciato a ribaltarsi più volte e lo ha fato tante altre per circa un centinaio di metri prima di finire in mezzo alla boscaglia.

Chissà per quanto ancora sarebbe rimasto lì quel veicolo con il povero conducente senza vita, se alcuni residenti non avessero notato il guard rail divelto e supposto questa ricostruzione. Cosa possa aver causato l’improvvisa retromarcia a ruota libera della Toyota è difficile da ipotizzare: il disinnesto di una marcia che ha fatto prendere velocità al mezzo con il motore ‘a folle’ oppure un malore improvviso che può impedito a Giuseppe Marini di mantenere il controllo del mezzo. Tutte ipotesi che forse l’autopsia potrà aiutare ad avvalorare o smentire.

La segnalazione del residente, nel primo pomeriggio di oggi, è stata raccolta da una squadra della Protezione civile dell’Associazione Gran Sasso d’Italia di Mosciano Sant’Angelo e Bellante: vigili del fuoco e volontari del Corpo nazionale di soccorso alpino si sono calati in un fosso chiuso dalla vegetazione adiacente alla strada dove hanno individuato la Toyota con il tettuccio schiacciato e all’interno il corpo senza vita dell’anziano.

Alle operazioni di ricerca, attivate e coordinate dalla Prefettura di Teramo, hanno partecipato oltre ai vigili del fuoco, presenti sul posto con un Posto di comando avanzato/Unità di comando locale, personale Sapr (aeromobili a pilotaggio remoto) per il sorvolo con i droni, cinofili e un elicottero, personale della Questura, tecnici del soccorso alpino, carabinieri e diverse squadre di volontari della Protezione Civile. Attorno alle 19 la salma di Giuseppe Marini è stata ‘verricellata’ sull’elicottero dei vigili del fuoco con cui è stata trasferita all’ospedale Mazzini di Teramo a disposizione del magistrato.

I SOCCORSI NELLA ZONA DEL RITROVAMENTO

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